Fuori dalla finestra la pioggia ha smesso di fare rumore. Senza scostare la tenda posso intravederne il motivo. È la prima nevicata dell’anno. Solo cinque settimane fa facevamo ancora barbecue al canale e qualcuno addirittura nuotava per pochi gelidi secondi.

È la prima nevicata dell’anno e la neve non si ferma, perché a terra è bagnato. Devo uscire tra pochi minuti per un caffè. Lascerò la mia stanza così in disordine, con le coperte fuori posto e i fazzoletti e le cinture caduti dalle porte degli armadi. Sulle scarpe che indossavo ieri notte ritrovo le tracce di un calcio dato a una strana sfera bianca incontrata sulla via del ritorno e che si è sbriciolata nell’impatto. Non so cosa fosse, forse non voglio saperlo.

Ieri notte, tra casa mia, il bancone del bar dove ci siamo conosciuti e quello del bar più malfamato della città, ci siamo confessati di tutto. Sono rimasta volutamente lucida a sufficienza perché non volevo dimenticare niente. Com’è strano il momento del disgelo, proprio adesso che fuori fa così freddo. Il momento in cui, senza preavviso, mesi vissuti in punta di piedi lasciano il posto a un oceano di parole. Non c’è più tempo, ho appreso ieri. Non c’è più tempo per prendere abitudini e fare progetti. Non c’è più tempo per recitare una parte. Ho già visto questo film, ma era in un’altra vita, una vita in motorino sulla tangenziale di Roma, una vita senza troppe preoccupazioni che non fossero sentimenti e tradimenti presunti o reali.

Ho imparato tante cose, da allora, ma non è perché non ho imparato abbastanza che torno a vivere a distanza di anni lo stesso film. Tutte queste emozioni, iniziare a contare le settimane che mi separano da un addio, pensare alla vita che ci sarà dopo, quando avrò voglia di partire di nuovo da sola o di trovare rifugio in me stessa, nella mia stanza e in pochissime amicizie che sapranno capire, tutto questo non è un dolore, ma un dono. Anche se ora tento di piangere anche mentre vado in bici sotto la neve o sono a lezione di cinese e le lacrime non scendono. Non rimpiangerò mai tutto ciò che ho cominciato. Ogni persona che ho lasciato si avvicinasse a me, con tutta la promessa d’incertezza e rischio che portava con sé. E nonostante tutto, come dice quella canzone, “ho voglia di esser grata”.

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